Anche Formia (LT) abbraccia il Progetto “Utile”, che estende così il suo raggio d’azione con l’obiettivo di donare elettrodomestici rigenerati alle famiglie in difficoltà economica o sociale, questa volta in collaborazione con Formia Rifiuti Zero, CNA e il Comune di Formia.
Sabato 18 gennaio 2025, nella Sala Sicurezza del Comune di Formia, si è tenuta infatti la consegna delle prime dieci lavatrici rigenerate alla presenza delle istituzioni locali e dei partner coinvolti.
L’iniziativa, promossa da Caritas Italiana, rappresenta un elemento cardine all’interno delle progettualità connesse al Giubileo 2025, consolidando l’importanza di un approccio solidale e sostenibile su scala nazionale.

Dopo Bologna, Tivoli e Forlì, Formia si distingue tra i primi comuni d’Italia a recuperare elettrodomestici per aiutare concretamente chi non può permettersi un nuovo dispositivo. Grazie al processo di rigenerazione, gli apparecchi scelti, tutti di classe energetica A++, assicurano una particolare attenzione al recupero e al mantenimento del risparmio sui consumi. Non solo, si tratta di oggetti di qualità: ognuno, infatti, presenta un valore commerciale al nuovo di circa 800 euro. Inoltre, Formia Rifiuti Zero garantirà un servizio di assistenza utilizzando pezzi di ricambio recuperati dalla raccolta differenziata, prolungando così il ciclo di vita dei macchinari.
Claudio Tedeschi, Amministratore Delegato di Dismeco, ha evidenziato il valore del progetto sotto il profilo del recupero dei materiali e della riduzione degli sprechi: «Con un intervento minimo, siamo riusciti a individuare come rigenerabili e riutilizzabili dal 7% al 10% degli elettrodomestici conferiti dai cittadini in discarica, che altrimenti sarebbero finiti alla distruzione indifferenziata. Entro l’anno, il progetto assumerà una dimensione europea grazie ad accordi con i principali players del settore, ampliando ulteriormente il suo impatto ambientale e sociale».

Si tratta di un’iniziativa unica in Europa, che dimostra come la sinergia tra pubblico e privato, senza impiego di risorse pubbliche, possa produrre risultati tangibili e positivi per le comunità locali poiché non solo riduce la quantità di rifiuti destinati alle discariche, ma offre anche un supporto reale a chi si trova in condizioni di precarietà.
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