Dismeco è tra le imprese italiane che hanno vinto i finanziamenti europei da investire in progetti industriali che hanno un impatto positivo su tutela dell’ambiente, conservazione della natura e azione per il clima.
È, infatti, un’ottima notizia quella che emerge dalle aggiudicazioni del programma Life Environment 2024, storico strumento della Commissione europea per intervenire in quei tre ambiti. A fronte di 236 proposte presentate a livello Ue, solo il 13 per cento (trenta, per la precisione) è stato selezionato per il finanziamento. Nove di queste battono bandiera tricolore, e una è Dismeco.
Il progetto selezionato riguarda la nostra attività di recupero e rigenerazione delle lavatrici a fine vita: un percorso che permette di trasformare un rifiuto in risorsa, prolungando il ciclo di vita degli elettrodomestici e riducendo il consumo di materie prime.

Claudio Tedeschi, presidente e amministratore delegato di Dismeco, che dal 1977 a Bologna tratta rifiuti tecnologici, racconta: «Abbiamo scoperto che il 10% delle lavatrici che arrivavano dalle stazioni ecologiche non erano rotte, ma destinate alla rottamazione per assenza di pezzi di ricambio. Ecco dunque l’idea che ha dato vita al progetto Phoenix-Weee: gestendo lo smaltimento con una logica non più “distruttiva” ma “costruttiva” possiamo rigenerare questi elettrodomestici e rimetterli in funzione.»
L’impatto promesso non è solo economico, ma le ricadute sono anche sul territorio: in un anno di sperimentazione, 300 lavatrici sono andate a Caritas, in supporto a famiglie in difficoltà.
Inoltre, presto arriverà un’Academy in collaborazione con Cna per formare le figure di riparatori, una figura che, nel tempo, è andata disperdendosi.
Ancora una volta, Dismeco dimostra che trasformare la sostenibilità in azioni concrete è la migliore forma di innovazione.