FIR, Formulario Identificazione Rifiuti: cos’è, a cosa serve e come si compila

Il primo passo nello smaltimento dei rifiuti è l’identificazione dei materiali di cui sono composti: il corretto svolgimento di questa attività ruota attorno al Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR). Come avviene questa procedura e quando è obbligatoria? A chi spetta la compilazione del formulario e come si completa? Vediamo cosa è importante sapere per le aziende pubbliche e private.

fir rifiuti

Cos’è il FIR?

Il FIR, letteralmente Formulario di Identificazione dei Rifiuti, rappresenta uno degli adempimenti principali sul fronte dello smaltimento. Si tratta di un documento che va emesso per ogni tipo di rifiuto trasportato e deve contenere tutte le informazioni utili a identificare l’organizzazione che ha prodotto i materiali di scarto in questione.

Il formulario, inoltre, deve essere compilato per ogni operazione di smaltimento o recupero a cui i rifiuti verranno sottoposti. 

In base a quanto previsto dall’art. 193 del Testo Unico Ambientale, il FIR deve contenere queste informazioni:

  • nome e indirizzo del produttore e del detentore;
  • provenienza, tipo e quantità del rifiuto;
  • destinazione;
  • informazioni logistiche relative all’instradamento del rifiuto (data e percorso);
  • nome e indirizzo del destinatario.

Insieme al Modello Unico di Dichiarazione Ambientale e al Registro di carico e scarico dei rifiuti, il FIR serve anche a monitorare e tracciare la produzione dei rifiuti speciali. Nello specifico, sostituisce la documentazione prevista per il trasporto dei rifiuti, ad eccezione di quella relativa al trasporto di merci pericolose: in questo caso, il FIR va integrato con i documenti previsti dalle normative ADR e RID.

Quando è obbligatorio il FIR? E in quali casi non lo è?

La compilazione del FIR è obbligatoria quando a trasportare i rifiuti sono enti e imprese. Quindi, nel caso dello smaltimento di RAEE per le aziende, il formulario rappresenta tutta la documentazione obbligatoria, ad eccezione di quella necessaria al trasporto di merci pericolose, che va comunque prodotta.

Le pratiche relative al FIR, invece, non sono obbligatorie in due casi:

  • quando il trasporto avviene per mezzo dell’operatore che si occupa del servizio pubblico;
  • in caso di rifiuti non pericolosi trasportati dal produttore occasionalmente e saltuariamente, ossia non più di quattro volte l’anno in quantità non superiore a 30 kg o a 30 litri al giorno, o comunque entro i 100 kg o 100 litri l’anno.

All’interno delle aziende, qual è la figura tenuta a compilare il FIR? Scopriamolo nel dettaglio.

Chi deve compilare il FIR?

Le modalità di compilazione del Formulario di Identificazione dei Rifiuti sono indicate sempre all’interno del Testo Unico Ambientale: in particolare, il comma 2 dell’articolo 193 specifica che il FIR deve essere compilato, datato e firmato dal produttore (detto anche detentore) dei rifiuti e poi controfirmato dal trasportatore.

Sarà dunque compito del produttore curare la corretta redazione del formulario e indicare con precisione tutte le caratteristiche qualitative e le quantità dei rifiuti da smaltire. Saranno in capo al produttore anche l’onere di assegnare il codice CER ed eventuali analisi chimiche dei materiali.

In molti casi, a occuparsi della compilazione del formulario è direttamente il trasportatore: questa prassi, molto consolidata nel settore, non solleva il produttore dalla responsabilità della corretta redazione di questo documento: ecco perché per le imprese, prima di procedere alla sottoscrizione, resta sempre valido l’obbligo di controllare accuratamente le informazioni inserite nel formulario dal trasportatore. 

Compilazione del FIR rifiuti: come farla

La procedura di compilazione del FIR è suddivisa in tre campi:

  • Indicazione di registro: in questo spazio il produttore, il trasportatore e il destinatario (ciascuno nel proprio slot) inseriranno il riferimento della registrazione relativamente al registro di carico e scarico, poiché i carichi possono essere più di uno per un solo scarico;
  • Data: in questo campo va immessa la data di emissione del formulario. Dovrà fare riferimento al giorno in cui il rifiuto è stato prodotto o a quello successivo;
  • Produttore: qui si indicano le informazioni relative alla Ragione Sociale e dati affini del detentore, il luogo dove sono stati prodotti i rifiuti oppure dove si trovano;
  • Destinatario: si tratta della Ragione Sociale e dati affini del Destinatario, unità locale (se il rifiuto è destinato a un presidio diverso dalla sede legale del destinatario), il codice fiscale e il numero di autorizzazione con la sua data di validità;
  • Trasportatore: occorre inserire la Ragione Sociale dell’azienda di trasporto, con il numero di autorizzazione al trasporto, data di inizio della validità e data di inizio dell’attività;
  • Caratteristiche del rifiuto: è necessaria la sua descrizione, codice, stato fisico, peso, quantità e caratteristiche di pericolo;
  • Percorso: si intende il tragitto da percorrere;
  • Annotazioni: questo spazio è destinato ai soggetti non obbligati alla compilazione del registro di carico e scarico, che qui indicheranno la propria esenzione.
Scarica il facsimile del FIR in PDF per comprendere come si presenta e come compilarlo.
 

compilazione fir rifiuti

In quante copie viene prodotto il FIR?

Il formulario di Identificazione dei Rifiuti è prodotto in quattro copie: come previsto dall’art. 193 del Decreto legislativo 152/2006, i quattro esemplari devono riportare data e firma del produttore e la controfirma del trasportatore

Le quattro copie del FIR vengono consegnate ai quattro soggetti coinvolti nell’iter di smaltimento:

  • Produttore;
  • Trasportatore;
  • Impianto di destinazione;
  • Produttore: la quarta copia del formulario riporta la data e la firma del destinatario, che provvede a inviarla nuovamente al produttore. Quest’ultimo dovrà controllarla e conservarla insieme alla prima copia. 

La quarta copia del FIR, dunque, rappresenta uno strumento di controllo e certificazione del corretto svolgimento dell’intera procedura. Osserviamo da vicino come funziona.

La procedura di invio e conservazione della quarta copia del Formulario di Identificazione dei Rifiuti può avvenire anche attraverso la Posta Elettronica Certificata e, anche in questo caso, segue una serie di step molto rigorosi:

  • la versione cartacea originale viene digitalizzata e trasformata in formato PDF per mezzo di uno scanner ottico;
  • il file viene firmato in modalità elettronica;
  • la copia digitalizzata e firmata (senza marca temporale) viene spedita via Posta Elettronica Certificata (PEC) al produttore e conservata elettronicamente grazie a un software ad hoc.

Come conservare il FIR

Le modalità di conservazione della quarta copia originale in versione cartacea sono stringenti. Infatti, il documento dovrà essere archiviato in armadi di metallo resistenti al fuoco e a loro volta ospitati da locali sottoposti a Certificato di Prevenzione Incendi.

In generale le copie del Formulario, sia digitali che cartacee, devono essere conservate per tre anni: a stabilirlo è il D. Lgs n. 116 del 3 settembre 2020. 

Cosa fare in caso di smarrimento del FIR?

Se la prima o la quarta copia del FIR dovessero andare smarrite, è fondamentale farsi inoltrare una fotocopia delle terza copia con allegata una certificazione che ne attesti l’originalità (ai sensi del D.P.R. n. 455/2000), sporgere denuncia e allegarla alla copia del formulario. Sarà questa la documentazione da conservare per i tre anni previsti dalla legge.

Come gestire il FIR in modo semplice e chiaro

Il FIR svolge un ruolo chiave lungo il processo di smaltimento e trattamento dei rifiuti. Ecco perché, per le aziende, la scelta dell’interlocutore a cui affidarsi diventa importante.

Per le imprese che hanno l’esigenza di smaltire rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Emilia-Romagna, un valido alleato è Dismeco. Dal 1977 tratta tutte le categorie di rifiuti RAEE e offre servizi di raccolta, trasporto, smaltimento e recupero, coprendo tutte le fasi dell’intero percorso senza intermediari né costi aggiuntivi.

Inoltre, il suo obiettivo è valorizzare materiali e componentistica per reinserirli nel ciclo produttivo, riducendo al minimo lo scarto, in prospettiva green e sostenibile.

Tra le attività di punta che vedono Dismeco tra le aziende leader del settore, c’è anche la corretta gestione di tutte le procedure e gli adempimenti amministrativi necessari allo smaltimento dei rifiuti, per cui l’azienda emiliana offre la sua pluridecennale esperienza.

Il FIR è una vera e propria carta d’identità dei rifiuti: utilizzarlo correttamente e nel rispetto degli adempimenti correlati permette di individuare sempre il percorso più adatto al loro smaltimento e trattamento, con un occhio attento agli obblighi da seguire e alla sostenibilità ambientale.

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